CREMONA (SORESINA - SCANDOLARA RAVARA)

Attorno al diciassettesimo secolo, nel paese di Soresina, in provincia di Cremona, viveva un certo Gian Giacomo Pasini. Di lui abbiamo trovato notizie nel libro “Abecedario biografico dei pittori, scultori ed architetti cremonesi” scritto da Giuseppe Grasselli nel 1827. Lo si ricorda in queste parole:

“Pasini Gian Giacomo. Un pittore fin'ora sconosciuto a tutti i biografi, ci è stato comunicato dalla gentilezza del dotto oratore ab. don Gio. Battista Vertua del dovizioso borgo di Soresina. Di questo artista possiede egli un quadro in tela dell' altezza di braccia due e mezzo, e lungo braccia due. Rappresenta il Patriarca Serafico S. Francesco in contemplazione, genuflesso ai piedi di un altare , e nell' atto di presentar rose al Redentore ed alla Vergine, che siedono attorniati d'Angeli sopra gruppi di nuvole a largbe masse, che si sollevano sopra la mensa dell'altare. A canto al Santo vi sono due mezze colonne, e nel quadrato del piedestallo di una vi sta scritto - Jo. Jacobus Pasinus Luscignolus de Sorexina F. A.° 1623.

Leggiadri sono gli Angioletti, e svelte le mosse, amabile il volto della Vergine, e il Redentore sorride con dignità, mostrando d'aggradire l' offerta.

Esaminato questo lavoro dall'esimio prof. Diotti, ha trovato vago il colorito, e l'espressione molto animata. Ha scoperto però in alcune parti un principio della decadenza dell'arte, e lo ha giudicato della scuola Cremonese, perchè partecipa della maniera del Campi e del Sojaro.”

 

La provincia di Cremona ci regala un altro Pasini degno di nota, un certo Giovanni del fu Francesco, nato per la precisione a Scandolara Ravara, il 27 dicembre 1835, capitano nel 64° reggimento fanteria.

Il Tenente Colonnello Giovanni Pasini, classe 1835, partì da Scandolara Ravara come volontario e, poco più che ventenne, partecipò alla Spedizione dei Mille, ma non come semplice soldato. Dottore in legge, fu infatti luogotenente addetto all’Istituto Militare Garibaldi nella campagna del 1860 e poi Luogotenente nella Fanteria e ancora nel 1864 aiutante di campo del generale Medici, della divisione Messina. Nella terza guerra d’Indipendenza del 1866 fu nuovamente a fianco di Garibaldi: per le sue gesta sul campo di battaglia nella conquista di Cogolo, nell’attacco di Primolano e nei fatti di Borgo e di Levico gli venne assegnata la medaglia d’argento a soli tent’anni. Ricevette un uguale prestigioso riconoscimento per la campagna contro il brigantaggio in Sicilia cui partecipò distinguendosi per ardore nel 1869. Si spense, come risulta nell’atto di morte, nell’ottobre 1905 a Cremona e fu sepolto con onori a Scandolara nella cappella Bonfanti. A commemorare le sue imprese è apposta all’ingresso del Comune sotto il portico una lapide con la seguente dicitura: “Nel primo centenario dei fatti d’armi che determinarono l’Unità e l’indipendenza della Patria Scandolara Ravara ricorda ai viventi e ai posteri l’esempio e l’eccelse virtù del concittadino tenente colonnello dott. cav. Giovanni Pasini, uno dei Mille decorato due volte al valore”. Nel 1971 gli viene inoltre dedicata una via del paese.

 

LIBRO "LE FAMIGLIE PASINI"
LIBRO "LE FAMIGLIE PASINI"
LISTA EXCEL PASINI
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LISTA TESTAMENTI PASINI IN VENEZIA
LISTA TESTAMENTI PASINI IN VENEZIA
FAMIGLIE BENETTI
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FAMIGLIE CEOLA
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FAMIGLIE FURLANETTO
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FAMIGLIE PASTORI
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FAMIGLIE PAVAN
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FAMIGLIE PIERACCINI
FAMIGLIE PIERACCINI
FAMIGLIE TREVISAN
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