FERRARA

I Pasini di Ferrara sono un ramo della famiglia omonima di Padova, trapiantato in Ferrara da un certo Giovanni, notaio del marchese Nicolò III d’Este agli inizi del quindicesimo secolo, da cui derivò Pellegrino Pasini, soprannominato il Pigoccino, il quale fu primo gentiluomo di camera e segretario del duca Borso I e, nel 1452, fu creato nobile e cavaliere dell’Imperatore di Germania allorquando questo fu di passaggio per Ferrara. In premio dei servigi da lui prestati alla corte ducale, gli fu donato un magnifico palazzo fatto edificare da Borso e che successivamente fu chiamato Palazzo Pasini. Lo stesso Pellegrino fu inoltre signore della Pasina di San Nicolò e di Monte Santo, Sigismondo, fratello di Pellegrino, avendo sposato la contessa Lucrezia Sperati, continuò la discendenza della casa Pasini che si divise in due rami, uno dei quali si estinse verso la fine del XVIII secolo nella famiglia Belli di Forlì e l’altro, rappresentato dal generale Mariano comandante delle truppe pontificie in Romagna contro i Francesi e dal fratello Cristoforo che per le vicende dei tempi erano stati costretti ad espatriare, fu da questo ristabilito in Ferrara. Figli di Cristoforo furono Luigi capitano della guardia imperiale di Napoleone I, poi maggiore delle truppe pontificie, decorato della Legion d’onore e degli ordini pontifici di S. Stefano, S. Gregorio e Piano; e Filippo, assai valente archeologo.

 

Nel libro: Araldica famiglie Nobili Italiane, edito nel 1897, troviamo menzionata una certa Maria Pasini, nobile, ved. Barbieri – Nagliati, dama di S. Pietro, n. L’8 set. 1825 in Ferrara, sposa al Nobile Antonio, vedova nel ’75. Muore il 7 febbraio ’96 in Ferrara. Non lascia figli.

 

La loro Arma: D’azzurro, al monte di tre cime di verde, sormontato da una colomba d’argento avente nel becco un ramo d’ulivo al naturale, accompagnato in capo da un arcobaleno di rosso, d’oro e di verde posto n sbarra. Cimiero: Un’aquila di nero nascente. Motto: Ubi est amor et chaditas ho dres est.

 

Nel libro: Araldica famiglie Nobili Italiane, edito nel 1897, troviamo menzionato un certo Ferruccio Pasini Frassoni, nato in Ferrara il 14 dicembre 1861, nobile, cavaliere del S.R.I. e conte palatino, cav. Costantiniano, comm. e cav. di vari Ordini equestri, membro e fondatore onorario dell’Istituto Araldico Italiano, socio dell’I. R. Società Arald. Adler di Vienna, della Soc. Arald. Geneal. Herold di Berlino, della R. Accademia Araldica It. ecc., n. il 4 dicembre ’61 in Ferrara, f. Del + N. cav. Timoteo e della N. Antonietta n. N. Passega-Frassoni.

Nominati il 18 lug. ‘96 dal Pontefice, Conte Romano Ereditario.

 

Nell’Annuario della nobiltà italiana – Anno IX – 1887, si narra dei Pasini di Ferrara, dove le prime orme certe di questa famiglia non appaiono se non verso la fine del XIV secolo, in cui si ha memoria di un certo Antonio Pasini nativo di Todi nell'Umbria, celebre letterato ed accademico di Lorenzo de Medici che gli conferì onori e privilegi. Già fin dal tempo di Federico III Imperatore, la nobiltà di questa famiglia era stata da questo monarca riconosciuta e confermata con diploma del 18 maggio 1452. Ma chi la fece salire in autorità e ne accrebbe il lustro fu quel Pellegrino, soprannomato il Pigoccino, nato in Ferrara che fu primo compagno (Comes) e segretario del duca Borso I. Egli era figlio di Pasino Pasini notajo di corte, figlio di Giovanni de Paxinis notaio del Marchese Nicolò III e che fu il primo a trapiantare da Padova a Ferrara la propria famiglia. Nel 1452 il suddetto Pellegrino fu creato conte e cavaliere dall'imperatore di Alemagna allorquando fu di passaggio per Ferrara. In premio dei servigi da lui resi alla ducal corte gli fu donato un magnifico palazzo fatto edificare da Borso e che di poi fu detto palazzo Pasini. E fu signora della Pasina, di S. Nicolò e di Monte Santo, e sposò in prime nozze Violante Bevilacqua ed in seconde Parisina Ariosti. Ebbe una sola figlia, Maria, che fu sposa del conte Sigismondo Bonlei, e mori nel 1472. La di lui eredità fu devoluta in parte ai fratelli dimoranti in Ferrara ed ai parenti di Padova; ma le maggiori sostanze passarono alla casa Bonlei. Sigismondo, fratello di Pellegrino, sposò la contessa

Lucrezia Sacrati e continuò la discendenza della casa Pasini che si divise in due rami: uno dei quali si estinse alla fine del XVIII secolo nella nobile famiglia Belli di Forlì e l’altro rappresentato dal Generale Mariano comandante delle truppe pontificie in Romagna contro i francesi e dal fratello Cristoforo che per le vicende dei tempi erano stati costretti ad espatriare, fu da questi ristabilito in Ferrara. Cristoforo tolse quivi in moglie Anna Maria Dè Nicolai, dalla quale ebbe Luigi che fu Capitano nella guardia Imperiale di Napoleone I, poi Maggiore nelle truppe pontificie e fù decorato della Legion d’onore e degli ordini di San Silvestro, di San Gregorio e Piano, e Filippo assai valente archeologo.

 

 

Nel libro “Il sacro militare ordine gerosolimitano del Santo Sepolcro” di Ferruccio Pasini-Frassoni, edito nel 1888 - Pagina 116, si narra che durante la precaria residenza in Buenos-Ayres di Timoteo Gaetano Pasini, cavaliere di giustizia e commendatore del S. M. Ord. Gerosolimitano del S. Sepolcro, piacque al Patriarca Gran Maestro affidargli la Rappresentanza dell'Ordine nella Confederazione Argentina.

Solo diremo che egli era figlio del Cav. Filippo Pasini archeologo insigne, probabilmente nativo di Argenta, nel ferrarese, caro ai begl' ingegni dell' età sua, ristauratore dell' arte del niello in Italia, e nipote del Cav. Luigi Pasini già Capitano dell' Imp. Guardia Napoleonica, poi aggregato allo Stato Maggiore Pontificio, insignito della Legion d' Onore, della Corona Ferrea, dello Speron d'Oro e di altri ordini, che combattè da prode nelle campagne di Spagna e di Germania e rimase prigioniero in quella di Russia.

Il Commendatore Timoteo Gaetano Pasini sposò in 1° nozze Adele Cagnoli figlia dell'illustre poeta reggiano Agostino Cagnoli patrizio di Modena e di Reggio, Guardia nobile del Duca Francesco IV, e della Marchesa Matilde Paulucci de' Calboli, ed in 2° nozze: Antonietta Adele Passega dei Passeger, dell' avv. Antonio, pronipote dell'illustre matematico Luigi, Cavaliere aurato e Conte palatino.

 

II Municipio di Sedan (comune francese), dietro proposta del sindaco Dr. Philippotoaux, ha imposto il nome di rue Pasin ad una via di quella storica città, in onore di Aurelio Pasini gentiluomo ferrarese, architetto, scultore, pittore, poeta, cho fortificò Sedan nel 1550 e fu autore di un pregevole trattato di fortificazioni edito dal Plantili nel 1569. Il Municipio di Sedan ha comunicato In notizia al rappresentante della famiglia Pasini.

 

 

LIBRO "LE FAMIGLIE PASINI"
LIBRO "LE FAMIGLIE PASINI"
LISTA EXCEL PASINI
LISTA EXCEL PASINI
LISTA TESTAMENTI PASINI IN VENEZIA
LISTA TESTAMENTI PASINI IN VENEZIA
FAMIGLIE BENETTI
FAMIGLIE BENETTI
FAMIGLIE CEOLA
FAMIGLIE CEOLA
FAMIGLIE FURLANETTO
FAMIGLIE FURLANETTO
FAMIGLIE PASTORI
FAMIGLIE PASTORI
FAMIGLIE PAVAN
FAMIGLIE PAVAN
FAMIGLIE PIERACCINI
FAMIGLIE PIERACCINI
FAMIGLIE TREVISAN
FAMIGLIE TREVISAN